One Piece Grand Adventure
High Tide
La fase finale di una console è, paradossalmente, tra le più ricche nella sua vita a livello di software. Prodotti che riescono a spremere al massimo le potenzialità grafiche delle macchine da gioco si affiancano ad uscite europee di titoli passati precedentemente ed ingiustificatamente in secondo piano.
Infine, abbondano giochi su licenza tratti da serie di successo.
Quella di One Piece è una tra le serie giapponesi più acclamate degli ultimi anni, ed ha prodotto un buon numero di adattamenti videoludici che, tanto per cambiare, difficilmente sono giunti fino alla vecchia Europa.
Fortunatamente per tutti i fan di manga ed anime è ora disponibile anche sui nostri scaffali One Piece: Grand Adventure, l’ultimo capitolo della serie di picchiaduro nata su Gamecube e PS2, completamente tradotto in lingua inglese per gli utenti nostrani della macchina Sony.
Si tratta di una sorta di riedizione di One Piece: Grand Battle uscito più di un anno fa in oriente, con l’aggiunta di nuovi personaggi e di una modalità per un giocatore nuova di zecca, la Grand Adventure da cui il titolo.
I'm going to be the King of Pirates!
Inserito il dvd del gioco nella PS2 verrete introdotti nell’atmosfera fantasy-piratesca di One Piece da un filmato realizzato con artwork e grafica del gioco, accompagnato da una musica funkeggiante.
Dopo il breve minuto di intro sarete proiettati nel menu principale, da cui potrete accedere alle immancabili gallerie dei personaggi e degli oggetti, alle opzioni e soprattutto alle due modalità di gioco principale: i sovracitati Grand Battle e Grand Adventure.
La prima è la modalità Arena, in cui scontrarvi con un amico o con la CPU utilizzando i personaggi e gli striker che avete sbloccato nella modalità avventura. Sarà possibile inoltre organizzare tornei e tentare la scalata della modalità Ranking. Presente è anche l’immancabile allenamento.
Nella Grand Adventure invece, seguirete la storia di Rufy (anche noto come Rubber o Luffy) che solca i mari per realizzare il suo sogno: diventare Re dei Pirati, seguendo le orme e gli insegnamenti del suo idolo Shanks. Ma per fare questo dovrà ritrovare il One Piece, il tesoro perduto del mitico pirata Gold Roger, ed avrà bisogno di aiuto. Quindi il primo passo sarà mettere insieme una ciurma.
Come avrete intuito questa modalità storia segue passo dopo passo le vicende narrate nel manga: Rufy si sposterà via nave attraverso una serie di mappe, inizialmente da solo. Su ogni isola presente sul nostro tragitto vi attenderanno diverse missioni dagli obiettivi più disparati. A volte sarà sufficiente battere un avversario, altre dovrete eliminare un certo numero di nemici entro un tempo limite, o ancora sopravvivere per alcuni secondi. Procedendo con la storia si renderanno disponibili altri membri della ciurma, ma la cosa più interessante è che alcune missioni possiedono un obiettivo secondario che, se soddisfatto, permetterà di sbloccare un gran numero di elementi da utilizzare nelle altre modalità, come personaggi, arene e costumi extra.
Di tanto in tanto vi troverete anche ad affrontare dei simpatici minigiochi, che vanno dal classico “distruggi tutte le casse entro il tempo limite” ad una corsa a bordo di papere giganti.
Per ogni missione completata, guadagnerete infine dei punti esperienza con cui potenziare i vostri combattenti. Ci sono diverse caratteristiche che potrete migliorare (attacco, difesa, punti ferita, potenza degli oggetti, etc..), ma potrete aggiungere soltanto un punto in una caratteristica per ogni livello. Inoltre in base a quale caratteristica darete priorità, i personaggi guadagneranno nuovi attacchi speciali. Questa elevata customizzabilità aggiunge una buona profondità al gioco e conviene livellare il vostro “party” uniformemente, poiché alcune missioni potrebbero richiedere, come requisito secondario, l’utilizzo di un personaggio in particolare. Altri personaggi, inoltre, si rendono disponibili nella modalità Grand Battle solo dopo averli usati un determinato numero di volte in Grand Adventure, o addirittura portandoli prima ad un certo livello.
Come se tutto questo non fosse già abbastanza, una volta concluso lo story mode di Rufy, già decentemente duraturo e non privo di qualche interessante segreto, nel menu iniziale compariranno altri personaggi con cui iniziare la modalità storia, selezionandoli vivrete altre avventure grazie a cui potrete, oltre che sbloccare decine di nuovi aspetti del gioco, apprezzare il variopinto mondo creato dal maestro Oda e davvero ben trasposto in questo lavoro di Gambarion.
It'll be a Grand Battle
Indipendentemente dalla vostra scelta nel menu principale quello che vi troverete davanti è alla radice un picchiaduro “alla Power Stone” in cui potrete scorrazzare liberamente attraverso arene a tre dimensioni zeppe di elementi interattivi, raccogliendo power up e armi (che potrete anche lanciare contro i vostri sprovveduti avversari) e fondamentalmente picchiando la CPU o i vostri amici fino ad essere dichiarati vincitori.
Il sistema di gioco è estremamente semplice, e fa uso di un tasto per la presa (che va utilizzato anche per raccogliere e posare gli oggetti), uno per il salto e due per attacchi di potenza crescente.
Premendo R ed L attiverete rispettivamente la parata o darete inizio ad una delle numerose mosse speciali (alcune di queste danno inizio a sequenze davvero spettacolari) a disposizione del vostro combattente.
Sebbene l’arsenale di attacchi di cui i personaggi sono dotati sia relativamente limitato, la presenza degli oggetti nell’arena è una sicurezza collaudata di varietà, e diventa il fulcro centrale dei combattimenti, specie se si considera che la barra delle Special si ricarica soltanto raccogliendo monete che potrete ottenere unicamente rompendo casse e barili che compaiono qua e la.
Malgrado tutte le buone idee e il fatto che Grand Adventure presenti numerose migliorie rispetto ai capitoli antecedenti di questa simpatica serie di picchiaduro ad incontri, permangono alcuni difetti non troppo gravi nel gameplay, in parte condivisi dalla maggiorparte dei titoli di questo genere.
Il cosiddetto “button mashing” ovvero il premere tasti a caso, vista la limitatezza delle mosse, genera dei fenomeni estremamente fastidiosi per i giocatori più esperti nelle partite con gli amici.
Inoltre il roster dei combattenti non è perfettamente bilanciato, e taluni personaggi (in un certo senso fedelmente a fumetto e serie animata) sono leggermente più potenti di altri.
Sono tuttavia come già detto difetti sorvolabili e comuni, che vengono immediatamente messi da parte in favore della simpatia dei personaggi e della cura con cui il prodotto è stato confezionato (in special modo se siete tra i fan delle avventure piratesche di Rufy).
Sea of Clouds
Il cell shading è una tecnica abusata quando si parla da trasposizioni videoludiche basate su materiale cartaceo o televisivo.
Bisogna ammettere però che una ragione c’è, visto che si tratta probabilmente di una delle tecnologie più appropriate per questo genere di produzioni.
One Piece ovviamente fa uso di cell shading per i personaggi, dalle fattezze super deformed ed animati in modo piacevole. Qualche volta capita un’animazione che si lega in modo leggermente legnoso alle altre, ma questo non compromette l’esperienza di gioco. Così come i personaggi, anche le numerose arene nei quali combatterete sono realizzate in modo molto curate, e piene di personaggi ed elementi in movimento che contribuiscono a rendere l’insieme visivo vivo e vibrante.
Gli artwork ed i menu sono realizzati in maniera impeccabile e rendono piacevoli i pochi secondi di attesa nei brevi caricamenti tra una schermata e l’altra.
La colonna sonora purtroppo passa invece per lo più in sordina. Le musiche fanno da sottofondo nel vero senso della parola, e benchè un’ovvia ed ottima alternativa al silenzio, riempiono i combattimenti con toni sicuramente orecchiabili ma privi di personalità.
Anche il doppiaggio americano è opinabile, sia per qualità recitativa (troppa enfasi per Rufy ad esempio) che per scelta delle voci (per citarne due Sanji e Tashigi sono inascoltabili e inappropriati), decisamente inappropriate.
Sintesi
One Piece: Grand Adventure è un titolo che mira soprattutto al pubblico costituito dai numerosi fan dell’opera di Oda. Fortunatamente si tratta però di un titolo validissimo, apprezzabile anche da chi non conosce la serie (e che potrebbe vi si potrebbe avvicinare dopo aver provato il titolo PS2) grazie all’ottima fattura e al fascino di personaggi ed ambientazioni. Da il meglio di se in compagnia di uno o più amici, ma resta estremamente fruibile anche in solitario grazie alla modalità storia, ben curata (se si escludono dei dialoghi un po’ troppo approssimativi) e ricca di elementi da sbloccare.
Un mio amico c'he l'ha e dice che è bello
ecco un video del gioco
però è bello lo stesso^^ 
